Stefania Cappa: la pm che smaschera i molestatori nei tribunali sportivi dopo il caso Stasi

Stefania Cappa: la pm che smaschera i molestatori nei tribunali sportivi dopo il caso Stasi
Stefania Cappa è una figura che ha saputo trasformare le sue esperienze passate in un impegno concreto nella giustizia sportiva italiana. Nota per il suo ruolo nel caso di Alberto Stasi, oggi è procuratrice federale della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e si distingue per la sua lotta contro le molestie sessuali nel mondo dello sport. Recentemente, ha portato alla luce un caso di revenge porn che ha scosso l’ambiente sportivo, evidenziando ancora una volta la sua determinazione nel combattere queste problematiche.
Un caso emblematico di revenge porn
Il 14 maggio 2023, un allenatore di sci e un atleta della FISI sono stati condannati a patteggiare per aver diffuso video pornografici di allieve minorenni attraverso una chat WhatsApp chiamata “Francesco Totti”. Questo caso non è emerso grazie alla giustizia ordinaria, ma è stato scoperto proprio da Stefania Cappa, la quale ha raccolto le testimonianze delle giovani coinvolte. Questo ha portato alla sospensione dei due colpevoli dalla federazione per sei mesi, dimostrando l’impegno costante di Cappa nel difendere le vittime di abusi nel contesto sportivo.
La carriera di Stefania Cappa
La carriera di Stefania Cappa ha avuto un inizio significativo nel 2008, quando, durante l’indagine sull’omicidio della cugina Chiara Poggi, fornì informazioni cruciali ai pubblici ministeri su Alberto Stasi. Dopo la laurea in giurisprudenza, ha intrapreso una carriera nel diritto sportivo, guadagnandosi rapidamente una reputazione di serietà e competenza. Oggi, il suo curriculum include ruoli di giudice sportivo e procuratore federale, dimostrando un impegno profondo per la giustizia nel mondo dello sport.
La lotta contro le molestie sessuali
In qualità di procuratrice, Cappa ha affrontato numerosi casi di molestie sessuali, spesso riguardanti istruttori che abusano della loro posizione di potere. La sua determinazione è emersa chiaramente anche nel 2020, quando ha collaborato con l’avvocato Michele Rossetti per pubblicare un saggio sul movimento #MeToo nello sport. In questo lavoro, ha evidenziato diversi casi di comportamenti inaccettabili da parte di istruttori nei confronti di minori.
Ecco alcuni dei principali episodi affrontati da Cappa:
- Processo contro un istruttore di sci accusato di molestie su una minorenne.
- Raccolta di testimonianze da altre allieve per far emergere la verità.
- Ostacoli significativi da affrontare, come nel caso di un istruttore assolto per mancanza di prove.
La battaglia di Cappa non si limita a perseguire i colpevoli; include anche una lotta contro la complicità di altri istruttori che, per negligenza o indifferenza, chiudono gli occhi di fronte a comportamenti inappropriati.
Il cambiamento nel diritto sportivo
La carriera di Stefania Cappa rappresenta un esempio di come il diritto sportivo possa e debba essere utilizzato per proteggere le persone più vulnerabili. La sua determinazione e il suo approccio inflessibile nei confronti dei casi di molestie sessuali hanno segnato un cambiamento significativo nel modo in cui tali questioni vengono affrontate. Cappa dimostra che anche nel mondo dello sport, dove spesso prevalgono il silenzio e l’omertà, è possibile fare la differenza, offrendo un modello da seguire per altri professionisti del settore.