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Intelligenza artificiale: una scommessa cruciale per il futuro del Paese e il coinvolgimento dei cittadini

Intelligenza artificiale: una scommessa cruciale per il futuro del Paese e il coinvolgimento dei cittadini

Intelligenza artificiale: una scommessa cruciale per il futuro del Paese e il coinvolgimento dei cittadini

Il Festival del Lavoro 2025, tenutosi ai Magazzini del Cotone di Genova, ha visto un intervento significativo da parte di Ruben Razzante, docente di Diritto dell’Informazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la Lumsa di Roma, nonché autore del libro “L’Algoritmo dell’uguaglianza”. Razzante ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale (IA) come una scommessa cruciale non solo per il mondo del lavoro, ma per l’intero futuro del Paese.

L’importanza di un approccio multidimensionale

Nel suo discorso, Razzante ha evidenziato che la sfida legata all’integrazione dell’IA nella società contemporanea richiede un approccio multidimensionale. Ha dichiarato: “Ci vogliono risorse, ci vogliono finanziamenti, ci vuole una governance illuminata”. La mancanza di supporto adeguato potrebbe ostacolare lo sviluppo di tecnologie capaci di migliorare la vita dei cittadini. È fondamentale promuovere una cultura digitale diffusa, coinvolgendo tutta la popolazione e non solo una ristretta élite di esperti.

Formazione delle nuove generazioni

Una parte centrale del suo intervento è stata dedicata all’importanza di formare le nuove generazioni. Razzante ha affermato: “Ci vuole tanta formazione nelle scuole, nelle università”. È essenziale far crescere la cultura dell’IA tra i giovani, non solo insegnando loro come utilizzare queste tecnologie, ma anche facendo comprendere i principi etici e deontologici che dovrebbero governarne l’uso. Questo approccio educativo è cruciale per democratizzare il dibattito sull’IA e garantire che tutti i cittadini possano partecipare attivamente a questa rivoluzione tecnologica.

Discriminazione e governance dell’IA

Razzante ha anche affrontato il delicato tema del rapporto tra intelligenza artificiale e discriminazione. Ha sottolineato l’importanza di un emendamento proposto dalla commissione straordinaria anti-odio al Senato, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Questo emendamento mira a garantire che gli algoritmi utilizzati nell’IA siano addestrati per evitare distorsioni e discriminazioni. “L’addestramento degli algoritmi è fondamentale per combattere i pregiudizi”, ha affermato Razzante.

Inoltre, ha evidenziato la necessità di creare codici deontologici specifici per le diverse professioni, per guidare l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale. La governance illuminata, come la definisce Razzante, non può prescindere dalla partecipazione attiva dei cittadini. È fondamentale che le istituzioni coinvolgano la popolazione in questo dibattito, affinché emergano le diverse esigenze e preoccupazioni della società.

Conclusione

In conclusione, Razzante ha ribadito che l’intelligenza artificiale non è solo una questione tecnica, ma anche una questione di diritti e di democrazia. “È una scommessa democratica”, ha affermato, invitando tutti a partecipare attivamente a questo processo di trasformazione digitale. Solo attraverso un coinvolgimento diretto dei cittadini sarà possibile garantire che l’IA venga utilizzata per il bene comune e non a scapito dei diritti fondamentali.

Il messaggio di Razzante è chiaro: l’intelligenza artificiale rappresenta una sfida cruciale per il futuro del Paese, e le istituzioni devono fare di più per coinvolgere i cittadini in questo dibattito. La formazione, la governance e la partecipazione attiva sono gli elementi chiave per affrontare questa sfida e costruire un futuro in cui l’IA possa contribuire al progresso sociale ed economico, rispettando i diritti di tutti.