Rosario De Luca propone un registro per la gestione degli adempimenti dei consulenti del lavoro

Rosario De Luca propone un registro per la gestione degli adempimenti dei consulenti del lavoro
Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, ha recentemente affrontato un tema cruciale per la professione: la necessità di una gestione più rigorosa del registro degli autorizzati ad adempiere agli obblighi professionali. In un contesto sempre più complesso e competitivo, De Luca sottolinea l’importanza di tutelare la figura del consulente del lavoro e di contrastare l’esercizio abusivo della professione.
Durante un’intervista, De Luca ha evidenziato il crescente divario tra i consulenti di lavoro abilitati e quelli autorizzati, un problema che richiede un’attenzione immediata. “Si è creato un varco insormontabile fra i consulenti di lavoro abilitati e gli autorizzati”, ha dichiarato. “Penso che il registro degli autorizzati agli adempimenti possa e debba essere gestito dall’Ordine dei consulenti del lavoro”. Questa proposta rappresenta un passo significativo verso una maggiore regolamentazione e un riconoscimento ufficiale della professione, elementi fondamentali per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese.
Vigilanza sull’abusivismo professionale
La vigilanza sull’esercizio abusivo della professione è, secondo De Luca, un tema di primaria importanza. “C’è un bene da proteggere e un comportamento illecito che va contrastato”, ha affermato. La lotta contro l’abusivismo professionale non è solo una questione etica, ma rappresenta anche una difesa dei diritti dei professionisti che operano legalmente e con competenza. L’Ordine, quindi, si prefigge di svolgere un ruolo attivo e propositivo in questo ambito, non solo per tutelare i propri iscritti, ma anche per garantire agli utenti un servizio di alta qualità.
Riforma dell’ordinamento e formazione continua
L’idea di rivedere la legge istitutiva dell’Ordine è un altro punto chiave toccato da De Luca. “Il Consiglio nazionale ha come obiettivo quello di rafforzare anche di più l’ordinamento”, ha dichiarato, indicando la volontà di affrontare le sfide contemporanee con una visione chiara e strutturata. Negli ultimi vent’anni, il settore ha visto l’introduzione di numerose “esclusive” normative che hanno modificato il panorama professionale. Tali cambiamenti, sebbene possano sembrare positivi in un primo momento, hanno contribuito a creare confusione e, in alcuni casi, a indebolire l’immagine della professione.
De Luca ha citato l’esempio del 2006, quando il registro dei revisori è stato trasferito al Consiglio nazionale dell’Ordine dei commercialisti, come un modello da seguire. Questo passaggio ha rappresentato un importante passo verso la regolamentazione e la professionalizzazione del settore. L’adozione di misure simili potrebbe non solo rafforzare la posizione dei consulenti del lavoro, ma anche garantire una maggiore integrità professionale.
Le sfide future per i consulenti del lavoro
Le sfide che si presentano ai consulenti del lavoro in un contesto di continua evoluzione normativa sono molteplici. La digitalizzazione e l’automazione dei processi stanno cambiando radicalmente il modo in cui le professioni vengono esercitate. I consulenti del lavoro devono ora affrontare la necessità di aggiornamenti costanti e di una formazione continua per rimanere competitivi. De Luca ha affermato che l’Ordine deve giocare un ruolo cruciale nell’accompagnare i professionisti in questo percorso di evoluzione, fornendo strumenti e risorse adeguate per affrontare le nuove sfide.
Inoltre, la questione della formazione e dell’aggiornamento professionale è centrale nella strategia di De Luca. “Dobbiamo investire nella formazione continua dei nostri iscritti”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di essere sempre al passo con le novità legislative e tecnologiche. La preparazione adeguata dei consulenti del lavoro è fondamentale per garantire standard elevati di servizio e per rispondere in modo efficace alle esigenze dei clienti.
Infine, la crescente complessità delle normative fiscali e del lavoro richiede una figura professionale preparata e competente. Il consulente del lavoro non è solo un professionista che si occupa di adempimenti burocratici, ma un partner strategico per le aziende e i lavoratori. De Luca ha espresso la necessità di ribadire e valorizzare questo ruolo, affinché la professione possa continuare a crescere e a rispondere alle sfide del futuro.
In un panorama in continua evoluzione, le parole di Rosario De Luca risuonano come un invito all’unità e alla proattività all’interno della comunità dei consulenti del lavoro. La gestione del registro degli autorizzati e la rivisitazione della legge istitutiva rappresentano occasioni uniche per rafforzare la professione e garantire che i consulenti del lavoro possano continuare a esercitare la loro attività con dignità e competenza, a beneficio di tutti.