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Il lato oscuro di José Lizàrraga Picciotti: il cognato spacciato per infermiere

Il lato oscuro di José Lizàrraga Picciotti: il cognato spacciato per infermiere

Il lato oscuro di José Lizàrraga Picciotti: il cognato spacciato per infermiere

La vicenda di José Lizàrraga Picciotti, un medico di Torrevecchia, si arricchisce di nuovi elementi inquietanti. Dopo la tragica morte di Ana Sergia Alcivar Chenche, la cui scomparsa ha dato il via a un’indagine per omicidio colposo, anche un’altra vittima, Emini Gercaliu, ha deciso di rompere il silenzio. La sua testimonianza offre uno sguardo agghiacciante sulle pratiche discutibili del medico e sulla sua condotta professionale.

La testimonianza di Emini Gercaliu

Emini Gercaliu, di origini albanesi, ha raccontato a Repubblica la sua esperienza traumatica. Nel 2006, si rivolge a Lizàrraga per un’addominoplastica, promettente un miglioramento del suo aspetto fisico. Dopo aver pagato 5.000 euro per l’intervento, viene convinta a sottoporsi anche a una liposuzione, per un costo aggiuntivo di altri 5.000 euro. Da quel momento, la sua vita cambia drasticamente.

  1. L’operazione avviene in un ambulatorio in via Firenze e, inizialmente, tutto sembra procedere bene.
  2. Poco dopo, Emini inizia a manifestare gravi complicazioni: febbre alta, vomito e un’emorragia che la costringe a rimanere nell’ambulatorio.
  3. Lizàrraga, preoccupato per le conseguenze legali, decide di non portarla in ospedale, ma la trasferisce in un istituto di suore.
  4. La situazione di Emini peggiora ulteriormente, costringendola a un ricovero d’emergenza al pronto soccorso del San Filippo Neri.

Le conseguenze dell’intervento

Al pronto soccorso, i medici diagnosticano a Emini un’anemia acuta, setticemia diffusa e una condizione clinica allarmante. “Ero gonfia, viola come una melanzana. Ma mi salvo, ringrazio Dio. Non era la mia ora”, racconta con un misto di gratitudine e rabbia. Nonostante la condanna di Lizàrraga in sede penale e civile, il risarcimento di 200.000 euro non è mai arrivato, poiché il medico riesce a sottrarsi alle sue responsabilità finanziarie.

La scoperta inquietante

Un elemento sconcertante emerge dalle indagini: il cognato di Lizàrraga, presentato come infermiere durante la procedura, non era affatto un professionista sanitario. Questa rivelazione è stata possibile grazie all’intervento dei carabinieri del Nas, che hanno scoperto la verità dietro l’apparente competenza dell’équipe medica. “Solo in seguito i carabinieri hanno scoperto che, nell’équipe che mi aveva operato, c’era anche suo cognato”, conferma Emini, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli interventi effettuati da Lizàrraga.

La reputazione di José Lizàrraga Picciotti non si limita alla chirurgia estetica; è noto anche come imprenditore nel settore della ristorazione. Tuttavia, dietro l’apparente successo si nasconde un passato oscuro, caratterizzato da negligenze che hanno messo a rischio la vita delle sue pazienti. La storia di Emini Gercaliu e di Ana Sergia Alcivar Chenche evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza e regolamentazione nel campo della chirurgia estetica, un settore in continua espansione che può nascondere insidie mortali. I casi di malpratica medica richiedono un’attenzione urgente da parte delle autorità sanitarie e della giustizia.