Fiaschi di Manageritalia: un traguardo storico con 45.872 manager associati

Fiaschi di Manageritalia: un traguardo storico con 45.872 manager associati
Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, ha recentemente condiviso un traguardo significativo per l’organizzazione durante l’assemblea nazionale: il numero totale degli associati ha raggiunto un record storico di 45.872 manager. Questo dato non solo evidenzia la crescita dell’associazione, ma riflette anche l’evoluzione del panorama manageriale in Italia, un cambiamento che mette in luce le dinamiche del mercato del lavoro e l’importanza crescente delle figure dirigenziali nel contesto economico contemporaneo.
La crescita dell’associazione e il confronto con il passato
Fiaschi ha tracciato un affascinante confronto con il passato, sottolineando che nel 1945, anno della fondazione di Manageritalia, l’associazione contava solamente 10 manager uomini e una manager donna iscritti. Oggi, il numero di associati è cresciuto in modo esponenziale, con quasi 10.000 imprese che applicano il contratto collettivo di riferimento. Questo sviluppo rappresenta non solo un aumento numerico, ma anche una trasformazione culturale e professionale, caratterizzata dall’ingresso di una nuova generazione di manager, sempre più diversificata e rappresentativa.
L’aumento dei dirigenti privati e il ruolo di Manageritalia
Un dato particolarmente rilevante emerso dalla relazione di Fiaschi è l’aumento significativo del numero di dirigenti privati: negli ultimi 30 anni, i manager privati sono aumentati del 15%, mentre quelli associati a Manageritalia sono cresciuti del 101%. Queste cifre mettono in luce la solidità dell’associazione e il suo ruolo cruciale nel sostenere e rappresentare gli interessi dei manager in un contesto economico in continua evoluzione.
In particolare, l’aspetto più sorprendente riguarda la crescita del numero di donne nel settore manageriale. Fiaschi ha sottolineato una crescita del 150% negli ultimi tre decenni per le donne manager, e un impressionante 360% per quanto riguarda le donne che operano sotto il contratto collettivo di Manageritalia. Questi dati suggeriscono che, nonostante le sfide storiche e culturali, le donne stanno guadagnando sempre più terreno in posizioni di leadership, contribuendo a un ambiente lavorativo più inclusivo e diversificato.
L’importanza della diversità di genere e dell’innovazione
La presenza crescente di donne manager non è solo un segnale positivo per l’associazione, ma rappresenta anche un cambiamento necessario nel modo in cui le aziende italiane gestiscono il talento. La diversità di genere nelle posizioni dirigenziali è riconosciuta come un elemento chiave per il successo aziendale. Numerosi studi hanno dimostrato che team diversificati sono in grado di prendere decisioni più informate, innovative e strategiche, portando a un miglioramento delle performance aziendali.
Fiaschi ha anche messo in evidenza l’importanza di continuare a supportare e promuovere politiche di inclusione e parità di genere nel mondo del lavoro. In un’epoca in cui le aziende sono sempre più chiamate a rispondere a questioni di responsabilità sociale, organizzazioni come Manageritalia giocano un ruolo fondamentale nel promuovere una cultura aziendale che valorizza il talento, indipendentemente dal genere.
Inoltre, il segretario generale ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e della formazione continua per i manager. In un contesto economico caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e da una crescente competitività, è fondamentale che i dirigenti siano equipaggiati con le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare le sfide del futuro. Manageritalia ha quindi lanciato diverse iniziative e programmi di formazione, mirati a fornire ai propri associati gli strumenti necessari per eccellere nei loro ruoli.
In conclusione, la crescita di Manageritalia e il suo impatto sul mercato del lavoro italiano non possono essere sottovalutati. Con quasi 10.000 aziende che applicano il contratto collettivo, l’associazione si afferma come un interlocutore privilegiato per i manager e le imprese che riconoscono l’importanza di avere figure dirigenziali ben preparate e rappresentative. Questo dialogo è essenziale per creare un ambiente lavorativo efficiente, dove le esigenze delle aziende e dei manager possano confluire in sinergie positive.
Fiaschi ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno di Manageritalia nel promuovere un ambiente di lavoro sempre più equo e inclusivo, dove le competenze dei manager, sia uomini che donne, possano essere valorizzate e messe al servizio della crescita economica del Paese. Questo impegno si traduce in un continuo sforzo per rafforzare la comunità manageriale italiana, garantendo che tutti gli associati possano beneficiare delle opportunità offerte dal mercato del lavoro e contribuire attivamente allo sviluppo delle loro aziende e del sistema economico nazionale.