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Italia e Cina uniscono le forze per esplorare i segreti dell’atmosfera

Italia e Cina uniscono le forze per esplorare i segreti dell'atmosfera

Italia e Cina uniscono le forze per esplorare i segreti dell'atmosfera

Recentemente è stata lanciata una nuova missione congiunta tra Italia e Cina, dedicata all’osservazione delle conseguenze nell’atmosfera di eventi geofisici estremi, come terremoti e tempeste geomagnetiche. Il satellite coinvolto in questa ambiziosa iniziativa si chiama Cses-02 (China Seismo-Electromagnetic Satellite-02) ed è il secondo della serie CSES, progettato per lavorare in tandem con il suo gemello, Cses-01, lanciato nel 2018 e attualmente in funzione. Questa missione segna un importante passo avanti nella cooperazione internazionale nel campo della ricerca spaziale e della scienza atmosferica.

Cooperazione tra Italia e Cina

La missione Cses-02 è frutto di una cooperazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la China National Space Administration (CNSA). L’Italia partecipa attivamente fornendo due strumenti scientifici innovativi e una rete di ricerca, grazie al contributo di diverse istituzioni, tra cui:

  1. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)
  2. Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
  3. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
  4. Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Inoltre, sono coinvolte università italiane come l’Aquila, Bologna, Roma Tor Vergata, Torino, Trento e l’Università Telematica Internazionale UniNettuno. Questo ampio coinvolgimento di istituzioni sottolinea l’importanza della missione e la sinergia tra diversi settori della ricerca.

Strumenti scientifici all’avanguardia

Cses-02 è equipaggiato con un totale di 11 strumenti scientifici, di cui due sono stati realizzati in Italia. Il primo strumento, Hepd-02 (High-Energy Particle Detector), è un rivelatore di particelle ad alta energia, sviluppato attraverso la collaborazione tra INFN, CNR e il mondo accademico. Questo strumento è progettato per misurare le particelle che si trovano in ambienti ad alta energia, contribuendo a una comprensione più profonda dei fenomeni fisici che si verificano nell’atmosfera terrestre.

Il secondo strumento, Efd-02 (Electric Field Detector), è stato sviluppato congiuntamente da INFN e INAF ed è dedicato alla misura del campo elettrico. La sinergia di questi strumenti consente al satellite di esplorare nuove frontiere nella comprensione dei fenomeni atmosferici, con un focus particolare sulle possibili correlazioni tra eventi estremi come i terremoti e le variazioni dell’atmosfera.

Implicazioni per la comunità scientifica

Francesco Longo, responsabile dell’unità Osservazione della Terra dell’ASI, ha dichiarato che “i dati della missione saranno a disposizione della comunità attraverso il centro dati SSDC dell’ASI”. Questo approccio mira a promuovere ricerche multidisciplinari nell’ambito della geofisica, della fisica della ionosfera e dello Space Weather. La disponibilità dei dati rappresenta un’opportunità per ricercatori e scienziati di tutto il mondo, permettendo loro di collaborare e di trarre vantaggio dalle informazioni raccolte da Cses-02.

Roberto Iuppa, responsabile nazionale del progetto per l’INFN, ha sottolineato che “grazie all’aumentata sensibilità e al minore tempo di rivisitazione, le prospettive scientifiche di questa missione migliorano ulteriormente”. Questo significa che il satellite sarà in grado di raccogliere dati in modo più efficace e tempestivo, aumentando le possibilità di scoprire nuove correlazioni tra eventi geofisici e fenomeni atmosferici.

In sintesi, la missione Cses-02 non solo amplia le conoscenze scientifiche esistenti, ma promuove anche un approccio collaborativo tra diverse nazioni e discipline. Con strumenti all’avanguardia e una rete di ricerca internazionale, questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una comprensione più approfondita della complessità del nostro pianeta e delle forze che lo influenzano.