Villa Pamphili: un testimone rivela dettagli choc su Kaufmann e la bimba sullo scooter

Villa Pamphili: un testimone rivela dettagli choc su Kaufmann e la bimba sullo scooter
La tragica vicenda di Villa Pamphili continua a fare notizia, arricchendosi di nuovi dettagli inquietanti. La storia ha preso una piega inaspettata grazie alla testimonianza di un uomo che ha assistito a un episodio preoccupante il 5 giugno scorso. Rexal Ford, nome d’arte del presunto assassino Francis Kaufmann, sarebbe stato visto in stato di ebbrezza mentre si aggirava con la sua bambina di pochi mesi, in lacrime, tra le strade di Roma. Secondo quanto riportato, l’uomo, barcollante e con in mano una bottiglia di vino, avrebbe addirittura appoggiato la piccola su un motorino in sosta, attirando l’attenzione di chi si trovava nelle vicinanze.
Testimonianze inquietanti
Un testimone, che ha scelto di rimanere anonimo, ha dichiarato che Kaufmann sembrava infastidito dalla bambina e che la situazione appariva preoccupante. Questo episodio è avvenuto a largo Benedetto Cairoli, a poche ore dalla scoperta dei corpi della madre e della figlia, avvenuta il 7 giugno nel parco di Villa Pamphili. Le due vittime, trovate nude e senza segni di violenza, hanno scatenato un’ondata di indignazione e sconcerto tra la popolazione e le autorità.
- La bimba, di sesso femminile e di età compresa tra i sei e gli otto mesi, è stata trovata in una radura trasformata in discarica.
- Il corpo della madre, anch’essa priva di identità, è stato rinvenuto in un sacco nero nelle vicinanze.
- Le indagini preliminari hanno rivelato che la piccola potrebbe essere stata strangolata, mentre le cause della morte della madre restano sconosciute.
Il profilo di Francis Kaufmann
Francis Kaufmann, cittadino americano di 46 anni, è stato arrestato in Grecia il 13 giugno e accusato di duplice omicidio. Le autorità hanno scoperto che l’uomo aveva una storia criminale negli Stati Uniti, con cinque arresti per violenza domestica e aggressioni, e aveva scontato 120 giorni di carcere per un caso di aggressione con arma letale nel 2021. Questi precedenti sollevano interrogativi sulla sicurezza della donna e della bambina prima della tragedia.
Le indagini stanno cercando di ricostruire i giorni e le ore antecedenti alla scoperta dei corpi. Un commerciante ha riferito di aver visto Kaufmann il 3 giugno, con una ferita in testa e in stato di alterazione, mentre una donna, presumibilmente la madre della bimba, si occupava di lui. Questo stesso testimone ha descritto la donna come triste, mentre rimproverava Kaufmann in inglese per il suo comportamento.
La verità dietro la facciata
Kaufmann ha costruito una narrazione complessa intorno alla sua vita, millantando una carriera come regista e produttore cinematografico. Aveva attirato l’attenzione di investitori e produttori, presentandosi come una figura promettente nel panorama cinematografico italiano. Tuttavia, la verità dietro queste affermazioni si è rivelata ben diversa, con molti dei suoi presunti progetti risultati essere semplici illusioni.
Un messaggio vocale inviato a Federico Carro, uno scrittore con cui Kaufmann sperava di collaborare, ha aggiunto un ulteriore elemento di inquietudine. Nel messaggio, registrato il 5 giugno, Kaufmann affermava che sua moglie lo aveva lasciato e che stava tornando a Roma con la bambina, mentre il pianto della piccola si sentiva in sottofondo.
Attualmente, Kaufmann si trova in un carcere greco, in attesa di estradizione in Italia, dove dovrà affrontare le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. Tuttavia, ha già espresso la sua opposizione all’estradizione, il che potrebbe prolungare ulteriormente il processo. La Corte d’Appello di Larissa sarà chiamata a decidere sul suo destino.
Nel frattempo, la comunità e le autorità rimangono in attesa di ulteriori sviluppi, cercando risposte a una tragedia che ha scosso profondamente Roma e sollevato interrogativi sul benessere della donna e della bambina prima della loro morte. Gli inquirenti continuano a scavare nel passato di Kaufmann e nelle sue relazioni, sperando di fare luce su una vicenda tragica che ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità.