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Tim e Dazn multate: il Consiglio di Stato approva l’azione per l’intesa sui diritti del calcio

Tim e Dazn multate: il Consiglio di Stato approva l'azione per l'intesa sui diritti del calcio

Tim e Dazn multate: il Consiglio di Stato approva l'azione per l'intesa sui diritti del calcio

La recente sentenza del Consiglio di Stato ha confermato le sanzioni inflitte a Telecom Italia (Tim) e a Dazn per un’intesa considerata restrittiva della concorrenza. Questo sviluppo rappresenta un passo significativo nella battaglia legale che ha coinvolto le due aziende e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), la quale, nel giugno 2023, ha avviato un procedimento contro di esse. La questione centrale riguarda l’accordo tra Dazn Limited e Telecom Italia in vista della gara per l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A, un argomento di primaria importanza nel settore calcistico e delle comunicazioni.

L’analisi dell’AGCM

L’AGCM ha condotto un’attenta analisi, ritenendo che alcune clausole dell’accordo tra Dazn e Tim potessero limitare la libertà di scelta dei consumatori e danneggiare la concorrenza nel mercato dei diritti televisivi sportivi. La sentenza del Consiglio di Stato si basa su vari elementi che evidenziano come l’intesa tra le due società potesse creare una posizione dominante sul mercato, a scapito di altri operatori. Tra i punti salienti dell’accordo, si possono citare:

  1. Durata dell’accordo: inizialmente di tre anni, rinnovabile per ulteriori tre.
  2. Modalità di offerta: includeva un “hard bundle”, in cui il servizio Dazn era offerto esclusivamente abbinato a un’offerta di telefonia di Telecom.
  3. Offerta à la carte: per i clienti Tim, con attivazione del servizio Dazn tramite addebito diretto sul conto telefonico.
  4. Utilizzo di buoni omaggio: conosciuti come “gift card/voucher”.

Le preoccupazioni relative all’esclusività

Una delle questioni più controverse riguardava l’esclusività di alcuni diritti conferita a Telecom. Questo aspetto ha sollevato preoccupazioni circa la possibilità che Dazn non potesse collaborare con altri operatori concorrenti durante la durata del contratto, limitando così la competizione e le opzioni per i consumatori. L’AGCM ha sottolineato che tali clausole potevano risultare dannose per il mercato, ostacolando l’accesso di altri operatori ai diritti di trasmissione e penalizzando la varietà di offerte disponibili per gli spettatori.

Le sanzioni e le ripercussioni

La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato le sanzioni già inflitte dal Tar del Lazio nel maggio 2022. Telecom Italia è stata multata per un importo di 760.776 euro, mentre Dazn ha ricevuto una sanzione di 7.240.250 euro. Queste multe evidenziano la gravità della violazione delle normative sulla concorrenza e l’importanza di mantenere un mercato equo e competitivo, specialmente in un settore strategico come quello dei diritti sportivi.

Il mercato dei diritti televisivi per le competizioni calcistiche è diventato sempre più cruciale. Con l’aumento della domanda di contenuti sportivi in streaming, piattaforme come Dazn cercano di affermarsi in un contesto di concorrenza agguerrita. Tuttavia, accordi come quello tra Dazn e Tim possono compromettere la libertà di scelta per i consumatori e limitare l’accesso a contenuti di qualità.

La decisione del Consiglio di Stato potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Dazn e Telecom, ma per l’intero panorama delle telecomunicazioni e dei diritti sportivi in Italia. Questa sentenza potrebbe incoraggiare l’AGCM a monitorare più attentamente altre intese tra operatori e piattaforme di streaming, garantendo che non vengano attuate pratiche commerciali dannose per la concorrenza.

In conclusione, la conferma delle sanzioni a Tim e Dazn rappresenta un chiaro messaggio: la tutela della concorrenza è fondamentale per garantire un mercato sano, dove i consumatori possano beneficiare di una varietà di offerte e prezzi competitivi. Con l’importanza crescente dei diritti sportivi a livello globale, la vigilanza delle autorità sarà essenziale per il futuro del settore in Italia e oltre.