Home » Kaufmann e il mistero del film su Roma: quasi un milione di fondi pubblici mai utilizzati

Kaufmann e il mistero del film su Roma: quasi un milione di fondi pubblici mai utilizzati

Kaufmann e il mistero del film su Roma: quasi un milione di fondi pubblici mai utilizzati

Kaufmann e il mistero del film su Roma: quasi un milione di fondi pubblici mai utilizzati

Il mondo del cinema italiano è spesso caratterizzato da storie di successo e innovazione, ma anche da episodi che sollevano interrogativi sull’uso dei fondi pubblici. È il caso di Francis Kaufmann, un uomo che ha attirato l’attenzione non solo per il suo presunto legame con un crimine violento, ma anche per il controverso finanziamento che ha ricevuto per un film mai realizzato. Secondo documenti ufficiali, Kaufmann, utilizzando l’identità fittizia di Rexal Ford, è riuscito a ottenere un tax credit di ben 863.595,90 euro per un progetto cinematografico intitolato “Stelle della Notte”.

il controverso finanziamento

Il decreto che ha autorizzato questo finanziamento porta il numero 2872 ed è stato firmato da Nicola Borrelli, allora direttore generale del cinema e dell’audiovisivo presso il Ministero dei beni culturali, sotto la guida di Dario Franceschini durante il governo di Giuseppe Conte bis. La data di emissione è il 27 novembre 2020, un periodo in cui il settore cinematografico stava cercando di riprendersi dagli effetti devastanti della pandemia di COVID-19.

le gravi accuse contro kaufmann

La situazione di Kaufmann è ulteriormente complicata da un’accusa molto grave: l’uomo è attualmente indagato per il presunto omicidio della sua compagna di origine russa, Anastasia Trofimova, e della loro figlia Andromeda, che avrebbe compiuto un anno lo scorso 14 giugno. Queste gravissime accuse hanno portato all’arresto di Kaufmann in Grecia, dove è in attesa di essere estradato in Italia per chiarire la sua posizione in merito a questi crimini.

la richiesta di tax credit

L’aspetto più inquietante di questa vicenda è che il film “Stelle della Notte” non è semplicemente un progetto che Kaufmann ha elaborato nella sua mente. Infatti, la richiesta di tax credit è stata formalmente presentata da una società di produzione internazionale, la Tintagel Films LLC, che Kaufmann ha creato utilizzando la falsa identità di Rexal Ford. Per ottenere il finanziamento, Kaufmann ha presentato al ministero un progetto dettagliato del film, una revisione contabile dei costi previsti e una richiesta di finanziamento corredata da un passaporto americano, che si è poi rivelato falso.

interrogativi sul finanziamento

L’assegnazione di questo finanziamento al progetto di Kaufmann solleva interrogativi su come sia stato possibile che un individuo con un profilo così problematico possa accedere a fondi pubblici. Per ottenere l’approvazione della direzione cinema del ministero, Kaufmann ha collaborato con un co-produttore italiano, la società Coevolutions, rappresentata dal titolare Marco Perotti. Questa collaborazione è stata cruciale per la presentazione della domanda di tax credit, che prevedeva che i fondi sarebbero stati utilizzati nel 2021.

Tuttavia, le indagini rivelano che la domanda definitiva per il tax credit è stata in effetti presentata solo nel 2023. Questo ritardo ha sollevato ulteriori interrogativi, poiché la normativa vigente all’epoca consentiva a opere internazionali di accedere al tax credit senza l’obbligo di presentare prove concrete, come materiali girati, che dimostrerebbero i costi di produzione. È emerso che, dopo aver ricevuto l’approvazione dal ministero, Kaufmann ha effettivamente utilizzato il tax credit, effettuando una cessione del credito in banca, attraverso una regolare istruttoria dell’istituto di credito.

possibili conseguenze legali

La questione del tax credit e del suo utilizzo da parte di Kaufmann ha portato il ministero a considerare la possibilità di revocare il credito e di richiedere la restituzione di tutti i fondi concessi. In tal caso, si potrebbero applicare sanzioni significative, incluso un divieto di accesso al tax credit per cinque anni. Inoltre, la situazione verrebbe segnalata alla procura della Repubblica, che avrà il compito di esaminare la legalità delle operazioni svolte.

Il caso di Kaufmann è emblematico di come, in un contesto in cui il settore cinematografico è in costante evoluzione, sia fondamentale garantire la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. È cruciale che vengano attuate misure di controllo più rigorose per prevenire abusi e garantire che i finanziamenti siano destinati a progetti validi e sostenibili, piuttosto che a iniziative fittizie o fraudolente.

In un momento in cui il cinema italiano cerca di riprendersi, storie come quella di Kaufmann mettono in luce la necessità di una vigilanza costante e di una riforma del sistema di finanziamento delle produzioni cinematografiche. La comunità cinematografica, così come il pubblico, ha bisogno di sapere che i fondi pubblici vengono utilizzati in modo etico e responsabile, affinché il cinema possa continuare a essere un importante veicolo di cultura e creatività nel nostro paese.