Il relitto del Bayesian riemerge dopo 10 mesi: un’operazione straordinaria con chiatte e taglio dell’albero maestro – guarda il video

Il relitto del Bayesian riemerge dopo 10 mesi: un'operazione straordinaria con chiatte e taglio dell'albero maestro – guarda il video
Dopo dieci lunghi mesi di attesa e incertezze, il relitto del megayacht a vela Bayesian è riemerso dalle profondità marine al largo di Porticello. Questo evento segna un’importante tappa nella gestione di una tragedia che ha scosso non solo il mondo della nautica, ma anche l’opinione pubblica internazionale. Il naufragio, avvenuto il 19 agosto 2022, ha portato alla tragica morte di sette persone, inclusi ospiti e membri dell’equipaggio, sollevando interrogativi sul funzionamento delle operazioni di sicurezza a bordo di imbarcazioni di lusso.
Le operazioni di recupero
Grazie all’intervento delle gigantesche chiatte-gru Hebo Lift 10 e Hebo Lift 2, lo scafo del Bayesian è stato sollevato fino a raggiungere la superficie. Il relitto, rimasto a circa 50 metri di profondità, è ora sospeso tra le due chiatte, in attesa di un recupero completo previsto per domani all’alba. Le operazioni sono state rese particolarmente complesse dal taglio dell’albero maestro, un’imponente struttura alta 72 metri, che ha richiesto una manovra delicata per garantire la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti.
Le operazioni di recupero hanno dovuto affrontare anche le condizioni atmosferiche e marine, che in questo periodo dell’anno possono essere imprevedibili. Le autorità competenti, tra cui la Capitaneria di Porto, hanno monitorato attentamente ogni fase del processo, sottolineando l’importanza di garantire la massima sicurezza sia per il personale coinvolto che per l’integrità dell’ambiente marino.
Le inchieste in corso
Il naufragio del Bayesian ha avviato due inchieste separate, che continuano a gettare ombre sull’incidente. La prima indagine, aperta dalla Procura di Termini Imerese, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre membri dell’equipaggio:
- Il comandante neozelandese James Cutfield
- L’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton
- Il marinaio di guardia Matthew Griffith
Le accuse ipotizzate sono gravi, tra cui omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Queste accuse evidenziano quanto possa essere delicato e complesso il mestiere della navigazione, specialmente quando si tratta di imbarcazioni di lusso, dove le aspettative di sicurezza sono elevate.
Parallelamente, una seconda inchiesta è stata avviata a seguito della morte del sub olandese Rob Cornelis Huijben, avvenuta durante le operazioni di recupero del relitto lo scorso maggio. Questo evento ha portato a un ulteriore fascicolo d’indagine, coinvolgendo tre membri della società olandese Smit Salvage. Le accuse in questo caso riguardano l’omicidio colposo e la violazione delle norme di sicurezza sul lavoro.
Riflessioni sulla sicurezza marittima
Le implicazioni di queste inchieste si estendono oltre il singolo incidente, sollevando importanti questioni sulla sicurezza nelle operazioni marittime e sull’adeguatezza delle normative vigenti. A fronte di incidenti di questa portata, è fondamentale che le autorità competenti riesaminino le leggi e i protocolli di sicurezza per garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro. La navigazione in mare aperto comporta sempre dei rischi, ma l’adozione di misure preventive e l’adeguato addestramento del personale possono fare una differenza significativa.
Mentre il relitto del Bayesian continua a fluttuare tra le due chiatte in attesa di un recupero completo, la comunità marittima e i familiari delle vittime attendono con ansia ulteriori sviluppi. La speranza è che da questa tragica esperienza possano emergere insegnamenti utili per migliorare la sicurezza e la preparazione in futuro, affinché la bellezza e il fascino del mare possano essere goduti senza il rischio di incidenti devastanti. Le operazioni di recupero del relitto rappresentano un passo importante verso la chiusura di un capitolo doloroso, ma anche l’inizio di una riflessione più ampia sulla sicurezza in mare che coinvolgerà tutta l’industria nautica.