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La furia di Kaufmann: il dramma di Anastasia e il peso dei soldi pubblici perduti

La furia di Kaufmann: il dramma di Anastasia e il peso dei soldi pubblici perduti

La furia di Kaufmann: il dramma di Anastasia e il peso dei soldi pubblici perduti

La tragica vicenda di Anastasia Trofimova, giovane madre russa di 28 anni, e della sua neonata di appena 11 mesi, ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. I corpi delle due donne sono stati rinvenuti presso Villa Pamphili a Roma, un luogo solitamente associato alla tranquillità, ma che in questo contesto ha visto una delle sue pagine più oscure. La dinamica della tragedia si intreccia con la vita di Charles Francis Kaufmann, noto anche come Real Ford, un uomo con un passato turbolento e ambizioni infrante, attualmente in carcere in Grecia, indagato per duplice omicidio aggravato.

La spirale di frustrazione

Secondo gli inquirenti, la morte di Anastasia e della sua bambina sarebbe stata il culmine di un crescendo di frustrazioni e impotenza da parte di Kaufmann. La sua mancanza di successo nel mondo del cinema, unita alla pressione di una vita che si stava rivelando più pesante del previsto, avrebbero contribuito a scatenare un comportamento violento e inaspettato. Kaufmann aveva ricevuto ingenti finanziamenti pubblici attraverso il sistema del tax credit italiano per il suo progetto cinematografico “Stelle della notte”, ma non era riuscito a incassare nemmeno un euro di quell’importo, che superava gli 800mila euro.

La sua carriera nel settore cinematografico era costellata di fallimenti e delusioni. Anche un altro progetto, una commedia intitolata “FoodFight”, non era riuscita a ottenere il supporto di una casa di produzione, lasciando Kaufmann in una situazione di crescente disperazione. In un contesto di questo tipo, la nascita di una figlia, che avrebbe dovuto essere motivo di gioia, si trasformò in un ulteriore fardello.

Un passato inquietante

Le indagini hanno rivelato dettagli inquietanti sul passato di Kaufmann. Negli Stati Uniti, aveva accumulato una serie di denunce e arresti per violenze domestiche. La sua famiglia, nel tentativo di gestire la sua pericolosità, gli aveva concesso un vitalizio per tenerlo lontano da casa. Questo sostegno economico, tuttavia, non sembrava sufficiente a placare la sua irrequietezza e l’assenza di un senso di controllo nella sua vita.

Nel 2021, Kaufmann si era trasferito in Europa usando documenti falsi intestati a Rexal Ford, un nome che gli avrebbe permesso di entrare in contatto con figure del mondo cinematografico senza destare immediatamente sospetti. A Malta, nel settembre 2023, incontrò Anastasia Trofimova, che si era recata sull’isola con un visto turistico, cercando opportunità migliori rispetto alla sua vita in Russia, vicino al Kazakistan. L’attrazione tra i due si trasformò rapidamente in una relazione, e Anastasia rimase incinta, complicando ulteriormente la sua già precaria situazione legale.

La tragedia finale

Dopo la nascita della bambina, che avvenne probabilmente senza assistenza sanitaria ufficiale, la coppia si trovò a dover affrontare l’assenza di documenti per la registrazione della neonata, rendendo la loro condizione ancora più vulnerabile. Kaufmann tentò di registrare la bambina presso l’Ambasciata americana, ma senza successo, e si rese conto che il suo accesso ai fondi pubblici italiani era l’unica via per risolvere i problemi finanziari.

Per questo, Kaufmann decise di trasferirsi in Italia, noleggiando una barca che lo condusse a Pozzallo, prima di arrivare a Roma. Tuttavia, i suoi piani di incassare i fondi pubblici andarono in fumo, e la mancanza di denaro iniziò a pesare sulle sue spalle. La presenza di Anastasia e della neonata, inizialmente vista come una fonte di amore e sostegno, si trasformò in un peso insopportabile.

Le tensioni tra Kaufmann e Anastasia cominciarono a manifestarsi in violenze e conflitti, ma la giovane madre non denunciò mai le aggressioni, segno di una possibile manipolazione e controllo. Un primo episodio di tensione venne registrato il 20 maggio a Campo de’ Fiori, dove Kaufmann fu identificato dalle forze dell’ordine, ma Anastasia non chiese aiuto, suggerendo che la sua situazione era diventata drammaticamente complessa.

La coppia si accampò a Villa Pamphili, un parco pubblico che divenne il loro rifugio temporaneo. Il 2 giugno, Anastasia inviò un’email alla madre in cui menzionava le liti con Kaufmann, pur mantenendo una parvenza di speranza. Solo cinque giorni dopo, il 7 giugno, i corpi di Anastasia e della neonata furono rinvenuti, avvolti in un telo di plastica che accelerò il processo di decomposizione a causa delle alte temperature.

La morte di Anastasia e della sua bambina non è solo una tragedia personale, ma un riflesso delle difficoltà che molte donne affrontano in situazioni di violenza domestica e sfruttamento. La storia di Kaufmann, dall’ambizione al fallimento, dall’amore alla violenza, è un racconto che mette in luce le fragilità delle relazioni e il peso delle speranze infrante. La furia che ha portato a questo esito tragico è una manifestazione della disperazione umana, un ammonimento sulla necessità di prestare attenzione a chi vive situazioni di vulnerabilità e di difficoltà.