Fratellini di 6 e 9 anni scoperti in un casale nel Torinese: una vita da selvaggi e l’assenza all’anagrafe

Fratellini di 6 e 9 anni scoperti in un casale nel Torinese: una vita da selvaggi e l'assenza all'anagrafe
La recente scoperta di due fratellini, un maschio di 9 anni e una femmina di 6, in un casale abbandonato nel Torinese ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Questi bambini, nati in Germania e inesistenti all’anagrafe, vivevano in condizioni disumane, privi di documenti e di qualsiasi forma di registrazione ufficiale. La loro vita, caratterizzata da isolamento e mancanza di istruzione, ha sollevato preoccupazioni e indignazione in tutto il paese.
la condizione dei bambini
I due bambini vivevano in un ambiente totalmente inadeguato, privo di norme igieniche minime. Non andavano a scuola e, all’età in cui i loro coetanei dovrebbero apprendere a leggere e scrivere, non avevano mai avuto accesso a un’istruzione. Indossavano ancora il pannolino, un segno inquietante del loro stato di abbandono e della mancanza di cure adeguate. La situazione è stata ulteriormente aggravata dal contesto in cui vivevano, un ambiente sporco e fatiscente.
i genitori e il contesto
I genitori, entrambi cittadini olandesi, vivevano in una condizione di precarietà. Il padre, un artista scultore di 54 anni, risiedeva in Italia da almeno tre anni e aveva sviluppato una forte ossessione per la salute dei suoi figli, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19. La sua paranoia riguardo ai virus lo ha spinto a isolare i bambini dal mondo esterno, negando loro non solo la socializzazione, ma anche l’accesso ai servizi essenziali, come la scuola e le cure mediche.
l’intervento delle autorità
La scoperta dei bambini è avvenuta in modo inaspettato durante un intervento dei carabinieri per notificare un’ordinanza di sgombero emessa dalla sindaca di Lauriano, Mara Bacolla, a seguito di un’alluvione che aveva colpito la zona. Durante il sopralluogo, i militari sono rimasti scioccati nel trovare i bambini soli e in condizioni igieniche allarmanti. Il Tribunale per i minorenni di Torino ha immediatamente preso provvedimenti, stabilendo che i genitori non erano in grado di prendersi cura dei figli. I bambini sono stati accolti in una comunità protetta, dove sono sotto la tutela delle autorità competenti.
La Procura dei Minori, sotto la direzione di Emma Avezzù, ha già avviato la procedura per dichiarare i bambini adottabili, un passo necessario per garantire loro un futuro migliore. La sindaca Bacolla ha sottolineato l’importanza di affrontare questa situazione con sensibilità, affermando che la priorità è garantire a questi bambini un ambiente stabile e sereno.
Questa vicenda solleva interrogativi sulla protezione dei minori e sul ruolo delle istituzioni nel monitorare situazioni di grave degrado sociale. La storia dei due fratellini è un monito sulla fragilità dell’infanzia e sulla violazione dei diritti dei bambini. Le autorità e i servizi sociali devono rimanere vigili per evitare che simili situazioni si ripetano, garantendo ai minori la protezione e il sostegno necessari per crescere in modo sano e felice.
La comunità di Lauriano, profondamente colpita da questa scoperta, si sta mobilitando per sostenere iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dei bambini e sulla necessità di interventi tempestivi da parte delle istituzioni. La speranza è che, attraverso il lavoro congiunto di enti locali e associazioni, situazioni come quella dei due fratellini possano essere prevenute in futuro, assicurando a ogni bambino il diritto a una vita dignitosa e protetta.