Giappone: il nuovo governo Takaichi segna un cambiamento epocale sull’immigrazione

Giappone: il nuovo governo Takaichi segna un cambiamento epocale sull'immigrazione

Giappone: il nuovo governo Takaichi segna un cambiamento epocale sull'immigrazione

Matteo Rigamonti

Ottobre 23, 2025

L’arrivo del nuovo governo giapponese, guidato dalla premier Sanae Takaichi, segna un cambiamento significativo nelle politiche di immigrazione del Paese. Con la creazione di un ministero dedicato alla promozione di una “società ordinata e coesistente con gli stranieri”, il governo ha manifestato l’intento di affrontare le sfide legate alla presenza di cittadini non giapponesi. La giovane deputata Kimi Onoda, a capo di questo nuovo dipartimento, rappresenta una voce emergente della destra giapponese, portando con sé una visione patriottica e tradizionalista.

il nuovo ministero e le sue sfide

Onoda ha già espresso chiaramente le sue intenzioni: gestire “con rigore” i casi di chi non rispetta le normative sull’immigrazione. Durante una conferenza stampa, ha sottolineato la necessità di rivedere i sistemi attuali, ritenuti inadeguati. Tra i temi affrontati, ha evidenziato:

  1. Reati commessi da cittadini non giapponesi.
  2. Uso improprio dei sistemi di welfare.
  3. Percezioni di ingiustizia da parte dei cittadini giapponesi.

Queste affermazioni riflettono una crescente preoccupazione tra i giapponesi riguardo all’immigrazione e alle sue implicazioni sociali.

il contesto politico e le alleanze

La nomina di Onoda si inserisce in un contesto politico in evoluzione, in cui il governo Takaichi ha recentemente firmato un accordo di coalizione con il Nippon Ishin (Japan Innovation Party). Questo partito ha mostrato interesse a rafforzare le politiche relative alla comunità straniera, evidenziando l’importanza di una gestione più rigorosa dell’immigrazione.

Secondo i dati dell’Agenzia per i servizi d’immigrazione, a fine 2024 i residenti stranieri in Giappone sono previsti in crescita a 3,76 milioni, con un aumento di quasi l’80% rispetto al 2014. Questo rapido incremento ha suscitato preoccupazioni tra i settori più conservatori della società giapponese, che temono una perdita di identità culturale.

l’emergere del partito sanseito

Un fattore cruciale in questa nuova direzione politica è l’emergere del partito Sanseito, fondato nel 2020. Con il suo motto “Giappone prima di tutto”, il partito ha ottenuto un notevole successo alle ultime elezioni, passando da 1 a 14 seggi. Le sue richieste includono:

  1. Controlli più severi sull’immigrazione.
  2. Limitazioni numeriche per i residenti stranieri.
  3. Restrizioni all’accesso ai servizi sociali per i non cittadini.

Queste misure mirano a rispondere a preoccupazioni diffuse riguardo alla sovranità culturale e nazionale, in un contesto in cui molti giapponesi temono che l’aumento della popolazione straniera possa portare a cambiamenti sociali indesiderati.

La reazione della popolazione giapponese a queste nuove politiche rimane incerta. Alcuni sostengono la necessità di una gestione più rigorosa dell’immigrazione, mentre altri chiedono maggiore apertura e inclusione. Il governo Takaichi si trova di fronte a una sfida complessa: trovare un equilibrio tra il mantenimento dell’ordine sociale e il riconoscimento del valore degli stranieri nella società giapponese.

In questo panorama in rapida evoluzione, le decisioni del governo Takaichi avranno un impatto significativo sul futuro dell’immigrazione in Giappone e sulla sua identità culturale.