Gas in caduta libera: -1,9% a 31,4 euro al Megawattora

Gas in caduta libera: -1,9% a 31,4 euro al Megawattora

Gas in caduta libera: -1,9% a 31,4 euro al Megawattora

Matteo Rigamonti

Ottobre 27, 2025

Milano, 7 novembre 2023 – Il prezzo del gas naturale in Europa ha segnato oggi un calo netto sul mercato di Amsterdam. Il future sul metano con consegna a novembre ha chiuso a 31,4 euro al Megawattora, in discesa dell’1,9%. Una giornata con movimenti contenuti, ma con una tendenza al ribasso che si è mantenuta costante, secondo i dati ufficiali della Borsa olandese diffusi alle 17:30.

Prezzi in calo sul mercato di Amsterdam

Il TTF (Title Transfer Facility) di Amsterdam, punto di riferimento per il gas in Europa, ha vissuto oggi una seduta piuttosto tranquilla. La domanda è rimasta stabile, mentre l’offerta non ha mostrato particolari tensioni. “Il mercato sembra aver trovato un equilibrio, almeno per ora”, ha detto un trader della City, raggiunto telefonicamente poco dopo la chiusura.

Il prezzo di 31,4 euro al MWh è uno dei più bassi degli ultimi mesi, dopo i picchi toccati tra fine estate e inizio autunno. In quel periodo, le preoccupazioni sulle forniture russe e possibili scioperi nei terminali del gas liquefatto avevano portato i prezzi oltre i 50 euro.

Cosa pesa sul calo del prezzo

A spingere il prezzo verso il basso hanno contribuito diversi fattori, secondo gli analisti. Le temperature miti che stanno interessando buona parte dell’Europa occidentale hanno ridotto la richiesta di gas per il riscaldamento. Inoltre, gli stoccaggi europei sono ancora molto pieni: secondo Gas Infrastructure Europe, i depositi sono oltre il 98% della capacità.

“Il meteo ci dà una mano”, ha confermato un funzionario del Ministero dell’Ambiente tedesco. “E con gli stoccaggi così pieni, non c’è nessuna emergenza in vista”. Anche le importazioni di gas naturale liquefatto dai principali fornitori, Stati Uniti e Qatar in testa, continuano regolari.

Cosa cambia per famiglie e imprese

Per chi vive in Italia, il calo del prezzo del gas potrebbe tradursi in bollette più leggere nelle prossime settimane. L’Arera aggiornerà i prezzi al consumo seguendo le quotazioni internazionali. “Se questa tendenza continua – spiega una fonte interna – potremmo vedere una riduzione delle tariffe già dal mese prossimo”.

Le aziende che consumano molta energia, come quelle della chimica e della siderurgia, seguono con attenzione l’andamento del mercato. “Ogni euro risparmiato sul costo dell’energia conta”, ha detto un dirigente di Federacciai. Però la volatilità resta alta: basta una notizia su possibili problemi nelle forniture o tensioni geopolitiche per far cambiare tutto.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Nonostante la situazione ora sembri più tranquilla, gli esperti invitano a non abbassare la guardia. L’inverno è alle porte e il tempo può cambiare in fretta. Restano poi i rischi legati alla situazione internazionale: nuove tensioni in Medio Oriente o sanzioni potrebbero far impennare di nuovo i prezzi.

“Il mercato del gas resta fragile”, avverte un analista di Ref-E. “Siamo messi meglio rispetto a un anno fa, ma la dipendenza dalle importazioni è ancora alta”. Intanto, alla Borsa di Amsterdam, alcuni operatori hanno preferito tenersi in disparte: pochi minuti dopo la chiusura, nel bar vicino a Beursplein 5, sede storica della Borsa, si discuteva ancora animatamente sulle prossime mosse dei grandi fondi.