Roma, 13 dicembre 2025 – Dieci giovani manager italiani sono stati premiati oggi al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum con il Premio Giovane 2025, un riconoscimento promosso da Federmanager e dal suo Gruppo Giovani per mettere in luce le nuove competenze e la leadership emergente nel mondo delle imprese. L’evento, arrivato alla settima edizione, ha visto la partecipazione di circa duemila candidati under 44 da tutta Italia, selezionati dopo un’attenta valutazione.
Stefano Bison è il miglior manager dell’anno
Al primo posto si è piazzato Stefano Bison, amministratore delegato di Humanitas Medical Care, la rete di poliambulatori e centri diagnostici del Gruppo Humanitas. Bison, 41 anni, ha alle spalle un percorso internazionale che lo ha portato in aziende come Assicurazioni Generali, Boston Consulting Group, Oliver Wyman e Lehman Brothers. Da due anni guida la struttura sanitaria milanese, con un’idea chiara: puntare allo sviluppo dei servizi e all’innovazione. “Questo premio – ha detto Bison a fine cerimonia – è uno sprone a continuare a investire sulla qualità, la ricerca e la formazione, elementi fondamentali per far crescere il settore”.
I dieci premiati e la menzione speciale per l’Expat
Oltre a Bison, sono stati premiati altri nove manager: Luca Canonico (BorgWarner, Torino), Chiara Carrisi (Centro Medico Santagostino, Milano), Francesco Castellone (Iren Spa, Parma), Elena Chiarella (Fincantieri Spa, Friuli-Venezia Giulia), Alessandra Faella (Baker Hughes, Firenze), Alessandra Marinacci (Tim spa, Roma), Valentina Marchio (Nextchem Spa – Gruppo Maire, Milano), Luca Damiano Sozzo (Zoetis Italia Srl, Roma) e Antonio Zaccariello (Anz Srl, Napoli). Una menzione speciale è andata a Alessio Ruffinelli di Umbra Group Spa (Perugia), premiato come miglior manager italiano all’estero per il contributo in un contesto internazionale molto competitivo.
Un premio nazionale tra innovazione ed etica
La selezione del Premio Giovane 2025 è stata affidata a un comitato formato dal Gruppo Giovani Federmanager e da Jefferson Wells – Gruppo Manpower. I criteri? Il percorso di studi, le esperienze di lavoro, il tempo nel ruolo, i risultati raggiunti e le motivazioni personali. Quest’anno, ai candidati è stato chiesto anche di presentare un progetto di innovazione legato al business, con un’attenzione particolare alle questioni etiche. Il tema scelto per il 2025 – “Next: new ethics for transformation” – ha messo in luce il ruolo chiave delle nuove generazioni di manager nella gestione dell’innovazione e nella revisione degli standard etici imposti dalle tecnologie digitali.
Le parole dei protagonisti
“Complimenti a questi giovani manager che dimostrano che in Italia si può crescere professionalmente e aiutare il Paese a essere più competitivo”, ha detto Valter Quercioli, presidente di Federmanager. “A loro rinnovo l’invito a migliorarsi sempre, rafforzando competenze e relazioni”. Sulla stessa linea la coordinatrice nazionale del Gruppo Giovani Federmanager, Paola Vitale, che ha sottolineato come “questa edizione confermi che le nuove generazioni sono pronte a guidare il cambiamento con coraggio e senso di responsabilità”.
Non sono mancati i riferimenti all’importanza dell’etica nella leadership. “Il talento di un leader si vede anche nella capacità di essere responsabile e di guidare il cambiamento con integrità”, ha spiegato Laura Gangitano, senior manager di Jefferson Wells. Per Sergio Terzi, associate dean alle relazioni internazionali della Polimi Graduate School of Management, “l’etica diventa fondamentale per indirizzare l’innovazione verso obiettivi sostenibili e responsabili”.
Un confronto sulle sfide di domani
La cerimonia si è chiusa con una tavola rotonda condotta dal giornalista Rai3 Roberto Inciocchi, a cui hanno partecipato – tra gli altri – Monsignor Renzo Pegoraro (Pontificia Accademia per la Vita), Paola Vitale (Federmanager), Daniele Damele (Federmanager Friuli V.G.), Lorenzo Bagnoli (Giovani Imprenditori Confindustria) e Roberta Parena (Aidp). Il dibattito ha toccato temi come la trasformazione digitale, l’intelligenza artificiale e la responsabilità sociale d’impresa.
Il premio è stato organizzato con la Pontificia Accademia per la Vita, Jefferson Wells – Manpower Group, Polimi Graduate School of Management e Federmanager Academy. Un’occasione, hanno sottolineato gli organizzatori, per mettere al centro i valori etici nella formazione dei leader di domani. Solo così, hanno concluso, si potrà creare un valore duraturo per le aziende e per la società.
