Questa mattina, all’età di 60 anni, Marco Ghigliani è venuto a mancare a Roma, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della televisione italiana. Amministratore delegato de La7 dal 2012, Ghigliani ha dedicato la sua vita professionale alla crescita e al successo di questa emittente, dimostrando costantemente una straordinaria dedizione, passione e amore per il proprio lavoro. La notizia della sua morte ha scosso non solo i colleghi e i collaboratori, ma anche il pubblico, che lo ha sempre apprezzato per la sua professionalità e la sua visione innovativa.
omaggi e condoglianze
Sui profili social dell’emittente, l’editore Urbano Cairo, il direttore di rete Andrea Salerno, il noto giornalista Enrico Mentana e tutto il personale hanno voluto esprimere le loro più sentite condoglianze, stringendosi attorno alla moglie Simona, ai figli Bruno e Giorgio, e all’intera famiglia di Ghigliani. “La sua presenza sarà sempre ricordata come un faro di professionalità e competenza“, hanno dichiarato i suoi colleghi, sottolineando come il suo contributo sia stato fondamentale per il buon funzionamento della rete.
funerali e commemorazione
I funerali di Marco Ghigliani si svolgeranno lunedì 27 ottobre alle ore 11, presieduti dal vescovo monsignor Antonio Staglianò presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli Artisti, situata in Piazza del Popolo a Roma. Questa chiesa, storicamente legata al mondo dell’arte e della cultura, è un luogo simbolico per dare l’ultimo saluto a una figura così influente nel panorama mediatico italiano.
un percorso professionale di successo
Nato ad Asti nel 1965 e laureato in Sociologia, Ghigliani ha intrapreso una carriera che lo ha visto ricoprire ruoli di crescente responsabilità nel settore della comunicazione e dei media. Il suo percorso professionale è iniziato nel Gruppo Fiat Auto, dove ha lavorato nell’ambito della direzione Personale e Organizzazione, accumulando esperienze che lo hanno reso un esperto nel campo delle risorse umane. Questa esperienza ha rappresentato una solida base per le sue future avventure nel mondo della televisione.
Nel 2001, Ghigliani è stato nominato responsabile Risorse Umane dell’Unità Territoriale Rete di Milano di Telecom Italia, per poi passare nel 2002 al Gruppo Seat Pagine Gialle come direttore delle Risorse Umane. Questi ruoli lo hanno preparato ad affrontare sfide sempre più complesse, fino a diventare, nel 2007, direttore generale di Telecom Italia Media. Qui ha avuto la responsabilità del business televisivo, coordinando le strutture per la gestione e lo sviluppo dell’emittente La7 e dei relativi prodotti multimediali.
Il suo ingresso in La7 nel 2012, come amministratore delegato, ha segnato un punto di svolta per l’emittente. Sotto la sua guida, La7 ha vissuto un periodo di rilancio e risanamento, riuscendo a posizionarsi come una delle reti più seguite nel panorama televisivo italiano. Ghigliani ha saputo unire le competenze manageriali a una visione strategica, portando avanti una programmazione che ha saputo attrarre un pubblico ampio e variegato.
Oltre al suo ruolo in La7, Marco Ghigliani ha ricoperto incarichi di rilievo anche in altre organizzazioni. È stato amministratore delegato di Cairo Network s.r.l., una società titolare di frequenze televisive, e consigliere di Cairo Rcs Media. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente di Confindustria Radio Televisioni, contribuendo attivamente al dibattito sul futuro dei media in Italia.
un’eredità duratura
La sua carriera e il suo impegno nel settore televisivo sono stati riconosciuti con l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Questo prestigioso riconoscimento evidenzia l’importanza del suo lavoro e il suo impatto significativo nel mondo della comunicazione.
Marco Ghigliani lascia un’eredità che va oltre i numeri e i risultati raggiunti; rappresenta un esempio di come passione e dedizione possano trasformare un’azienda e influenzare positivamente il panorama mediatico. La sua figura rimarrà impressa nella memoria di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco e di conoscerlo personalmente.
Il mondo della televisione italiana piange la perdita di un leader visionario, un professionista di grande spessore e una persona di grande umanità. La sua assenza si farà sentire, ma il suo lavoro e il suo spirito continueranno a vivere attraverso le persone che ha ispirato e le idee che ha contribuito a realizzare. La7, sotto la sua direzione, ha saputo affrontare sfide importanti, e la sua eredità sarà una guida per il futuro dell’emittente.
