Garlasco: nuovi sviluppi sul caso Venditti e i carabinieri, cosa cercano gli inquirenti nei dispositivi elettronici?

Garlasco: nuovi sviluppi sul caso Venditti e i carabinieri, cosa cercano gli inquirenti nei dispositivi elettronici?

Garlasco: nuovi sviluppi sul caso Venditti e i carabinieri, cosa cercano gli inquirenti nei dispositivi elettronici?

Matteo Rigamonti

Ottobre 26, 2025

La Procura di Brescia ha avviato un nuovo sequestro di dispositivi elettronici nei confronti dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e di due ex carabinieri della polizia giudiziaria, Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Questa operazione si inserisce nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta corruzione dell’ex magistrato, accusato di aver agevolato l’archiviazione dell’indagine a carico di Andrea Sempio, coinvolto nell’omicidio di Chiara Poggi nel 2007. Questo caso ha rappresentato uno dei più discussi e controversi nella cronaca nera italiana, caratterizzato da numerosi colpi di scena.

Il nuovo sequestro e le motivazioni

Il 24 ottobre, il Tribunale del Riesame di Brescia aveva annullato un precedente sequestro degli apparati elettronici dei due ex militari, che non erano indagati. Tuttavia, a seguito di questo annullamento, il procuratore Francesco Prete e la pm Claudia Moregola hanno deciso di rinnovare la richiesta di sequestro, evidenziando un presunto vizio di forma nella richiesta iniziale. Questa nuova mossa dimostra la determinazione della Procura di continuare a indagare su un caso che ha suscitato un notevole interesse pubblico e mediatico.

Tipologia di dispositivi sequestrati

Il sequestro riguarda una vasta gamma di dispositivi elettronici, tra cui:

  1. Telefoni cellulari
  2. Computer
  3. Tablet
  4. Hard disk
  5. Chiavette USB

La Procura ha sottolineato che questi strumenti sono considerati «cose necessarie per l’accertamento dei fatti» e saranno utilizzati per realizzare una copia forense. Questa procedura è fondamentale per garantire l’integrità dei dati e delle informazioni cruciali per il prosieguo delle indagini.

Elementi chiave delle indagini

L’accusa è convinta che all’interno di questi dispositivi siano contenuti elementi fondamentali per provare la veridicità delle affermazioni fatte durante le indagini. In particolare, gli inquirenti cercheranno:

  • Messaggi
  • Email
  • Documenti
  • Fotografie

Questi potrebbero fornire dettagli sulle modalità di svolgimento dell’indagine a carico di Sempio nel biennio 2016-2017. Un aspetto cruciale riguarda anche i rapporti tra gli inquirenti e la famiglia Sempio, nonché gli avvocati e i consulenti che hanno assistito l’accusato.

Un punto di particolare interesse è rappresentato dalla consulenza del genetista Linarello, che attribuiva a Sempio il DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Questa consulenza ha sollevato dubbi sulla sua validità e sull’influenza che potrebbe aver avuto sull’esito dell’indagine. L’ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, aveva ricevuto la consulenza dai legali di Sempio prima che fosse ufficialmente depositata, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità delle procedure investigative.

La nuova fase delle indagini, con il sequestro dei dispositivi elettronici, rappresenta un tentativo da parte della Procura di fare luce sui sospetti di corruzione e di garantirne la trasparenza. La comunità locale e l’opinione pubblica seguono con attenzione gli sviluppi di questo caso, che continua a sollevare interrogativi sulla giustizia e sull’integrità delle istituzioni. La vicenda di Garlasco, e le sue molteplici sfaccettature, rimangono un tema caldo nel dibattito pubblico, ponendo interrogativi fondamentali su come la giustizia possa essere influenzata da fattori esterni e sul ruolo delle prove scientifiche in un processo.