Brescia, 12 giugno 2024 – È finita ieri sera, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia, la fuga di Roberto Held, 49 anni, sospettato dell’omicidio di Dolores Dori. La donna, appartenente alla comunità sinti, era stata uccisa a colpi di pistola il 2 ottobre scorso nel campo di Lonato del Garda. Held, che era il consuocero della vittima, era ricercato da settimane. Si è presentato spontaneamente ai militari, che lo hanno fermato su ordine della Procura di Brescia.
Un delitto sparso di colpi nel campo sinti
Quella sera del 2 ottobre, Dolores Dori, 44 anni, era stata raggiunta da diversi colpi di pistola nel campo di via Barcuzzi a Lonato del Garda. Poco dopo qualcuno l’aveva caricata in auto e portata davanti all’ingresso dell’ospedale di Desenzano del Garda. Erano circa le 22.30. La donna era stata lasciata lì, incosciente. I medici hanno provato a salvarla, ma Dolores è morta poche ore dopo, senza mai riprendere conoscenza.
Le indagini, guidate dalla Procura di Brescia e condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri, si sono subito concentrate sull’ambiente familiare della vittima. Gli investigatori hanno ascoltato testimoni e passato al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza in zona. “Abbiamo lavorato giorno e notte per ricostruire cosa è successo e trovare chi ha sparato”, ha detto una fonte vicina all’inchiesta.
Fermato l’ex consuocero: era sparito subito dopo l’omicidio
Roberto Held, nato nel 1975 e residente in provincia di Brescia, era sparito poche ore dopo l’omicidio. Secondo gli inquirenti, i rapporti con la famiglia Dori erano tesi da tempo. Il movente resta però ancora da chiarire. “Stiamo approfondendo le dinamiche tra le due famiglie”, ha spiegato un investigatore. La Procura ha emesso un fermo per indiziato di delitto.
Ieri, dopo settimane di ricerche e appelli, Held si è presentato da solo al Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia alle 18.45. Accompagnato dal suo avvocato, non ha opposto resistenza. È stato fermato dagli uomini del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Desenzano e portato in carcere.
Dolore e silenzio nel campo sinti, attesa in città
La notizia dell’arresto ha fatto il giro delle famiglie sinti a Lonato e Desenzano. Ieri sera, davanti alla roulotte di Dolores Dori, alcune donne si sono radunate. Qualcuna ha acceso una candela, altre hanno mormorato una preghiera. “Era una madre, una nonna. Non meritava di morire così”, ha raccontato una parente.
Anche in città si respira un clima di attesa. “Speriamo che la giustizia faccia il suo corso”, ha detto un commerciante della zona. Il sindaco di Lonato, Roberto Tardani, ha espresso vicinanza alla famiglia Dori: “La comunità è scossa da questa tragedia. Ora aspettiamo che le indagini facciano chiarezza”.
Cosa succederà adesso
Nei prossimi giorni Held sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari. Gli investigatori stanno cercando di capire il movente e se ci sono altre persone coinvolte. Non si esclude che altri vengano chiamati a testimoniare.
La Procura mantiene il massimo riserbo. “Stiamo lavorando per chiarire ogni dettaglio”, ha detto una fonte giudiziaria. Ieri sera, nel cortile del Comando Provinciale, un carabiniere ha chiuso il portone mentre fuori si radunavano i cronisti in attesa di notizie.
