Roma, 6 giugno 2024 – Nel 2024 sono nate 4.114 nuove imprese grazie a strumenti come Resto al Sud, Borghi, Imprenditorialità Femminile, Nuove Imprese a Tasso Zero e Smart & Start Italia. A dirlo è stato l’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella, durante un’audizione alla Commissione parlamentare sulla demografia. Circa la metà di queste realtà ha scelto il Mezzogiorno come base, confermando un trend che negli ultimi mesi ha riportato il Sud al centro delle politiche di sviluppo.
Incentivi in crescita, il Sud fa da traino
Invitalia ha erogato oltre 413 milioni di euro in agevolazioni nel solo 2024, ha spiegato Mattarella. Due terzi di queste risorse sono andate sotto forma di contributi a fondo perduto, il resto come credito agevolato. “Sono strumenti che stanno funzionando, soprattutto per chi vuole mettersi in gioco in territori dove partire è sempre più difficile”, ha sottolineato davanti ai commissari.
Il quadro mostra come il Mezzogiorno continui a essere la zona privilegiata: metà delle nuove imprese si è insediata proprio lì, in regioni come Calabria, Sicilia, Puglia e Campania. Un segnale chiaro che gli incentivi pubblici restano decisivi per chi decide di investire in queste aree.
Giovani e donne, numeri in crescita
Durante l’audizione, Mattarella ha aggiornato i dati anche sul sostegno alle imprese guidate da giovani e donne. Nel 2023, sono stati finanziati 1.500 progetti di start-up giovanili per un totale di 157 milioni di euro, di cui 99 milioni a fondo perduto.
Le imprese femminili hanno ricevuto un supporto ancora più consistente: oltre 2.000 progetti per un totale di 193 milioni di euro, con 135 milioni a fondo perduto. “Le donne stanno mostrando grande intraprendenza, soprattutto nei settori innovativi e dei servizi”, ha evidenziato Mattarella. Una conferma arriva anche dalle storie raccolte sul territorio: a Bari, una giovane imprenditrice ha avviato una startup nel settore agroalimentare grazie ai fondi del programma “Imprenditorialità Femminile”. “Senza questo sostegno non sarei mai partita”, ha raccontato.
Il Mezzogiorno e il nodo demografico
Il Sud resta il campo di battaglia principale per lo sviluppo economico. Mattarella ha sottolineato come la ripresa delle nuove imprese sia legata alla capacità delle istituzioni di mettere a disposizione strumenti semplici e accessibili. “C’è ancora molto da fare – ha ammesso – ma la risposta soprattutto dei giovani e delle donne è un segnale molto positivo”.
La Commissione parlamentare sulla demografia, guidata da Simona Malpezzi, ha ascoltato con attenzione questi dati. Nel dibattito è tornata spesso la questione della natalità e della tenuta sociale nelle aree interne. Un deputato presente ha osservato: “Le imprese rappresentano un presidio fondamentale contro lo spopolamento”.
Le storie dal territorio raccontano speranza
Tra le testimonianze raccolte, c’è quella di Antonio, 29 anni, che a Cosenza ha aperto una piccola azienda di servizi digitali. “Ho deciso di restare qui perché credo nel potenziale della mia terra. Il finanziamento è stato la spinta che mi mancava”. Storie simili arrivano da Palermo e Matera, dove giovani e donne cercano di fermare l’esodo verso il Nord.
Al termine dell’audizione, Mattarella ha lasciato la sala con una cartellina blu sotto il braccio. Ha stretto la mano a un funzionario della Commissione e si è fermato a parlare con una giovane collaboratrice: “Bisogna andare avanti così”, le ha detto, prima di uscire nel corridoio.
