Ritrovata senza segni di investimento: il mistero della caduta di Antonia Conti a Riccione si infittisce dopo 4 mesi

Ritrovata senza segni di investimento: il mistero della caduta di Antonia Conti a Riccione si infittisce dopo 4 mesi

Ritrovata senza segni di investimento: il mistero della caduta di Antonia Conti a Riccione si infittisce dopo 4 mesi

Matteo Rigamonti

Ottobre 28, 2025

Riccione, 15 ottobre 2024 – Antonia Conti, illustratrice anatomica di 55 anni, è stata trovata senza vita l’11 giugno scorso su un marciapiede di viale Galliano a Riccione. Dopo oltre quattro mesi, una perizia tecnica ha tolto di mezzo l’ipotesi dell’auto pirata, riaprendo però il mistero sulle cause della caduta da circa 25 metri che l’ha uccisa.

Nessun investimento: la perizia che cambia tutto

Gli esperti incaricati dal pm Daniele Paci – l’ingegner Orlando Omicini e il professor Mattia Strangi – hanno consegnato alla Procura di Rimini una relazione chiara. Sul corpo di Antonia non ci sono segni che possano far pensare a un urto con un veicolo. Le ferite e le escoriazioni riscontrate non corrispondono a quelle che lascia un impatto automobilistico.

Nessuna traccia di frenata sull’asfalto, nessun pezzo di auto abbandonato, e soprattutto nessun veicolo danneggiato ripreso dalle telecamere nella zona nelle ore subito prima del ritrovamento. “Non c’è niente che faccia pensare a un investimento,” spiega una fonte vicina agli investigatori.

I rilievi fatti dalla polizia locale nelle prime ore dell’11 giugno avevano già sollevato qualche dubbio, ma solo oggi, con il documento tecnico in mano, la pista dell’auto pirata viene scartata definitivamente.

Caduta dall’alto: il mistero resta

Secondo i periti, la caduta da un palazzo alto circa 25 metri sarebbe la causa diretta della morte di Antonia. Probabilmente uno degli edifici che si affacciano su viale Galliano. La morte, secondo gli esperti, è stata immediata.

Ma resta il grande punto interrogativo: cosa ha fatto precipitare Antonia? Un incidente? Un gesto volontario? Oppure qualcuno l’ha spinta? Al momento, gli investigatori non escludono nessuna ipotesi.

Nei giorni dopo il fatto, nessuno ha sentito urla o visto movimenti strani. “Non abbiamo notato nulla di insolito,” ha raccontato una residente del civico 18, affacciandosi sul marciapiede ancora transennato. Sul posto non c’erano neanche vetri rotti o oggetti sparsi, elementi che avrebbero potuto dare qualche indizio in più. Solo allora la Procura ha deciso di affidare l’incarico ai consulenti.

La famiglia: il dolore e l’appello alla città

Antonia viveva a pochi passi dal luogo della tragedia, in una palazzina dove abitavano anche il fratello e la sorella, ciascuno in un appartamento diverso. Nei giorni successivi alla scoperta del corpo, i familiari, tramite l’avvocato Alfredo Sartini, hanno lanciato un appello. “Chiunque abbia visto qualcosa, anche il minimo dettaglio, ci aiuti a far luce.” Un invito che però finora è rimasto senza risposte.

Lavorava come illustratrice anatomica per case editrici specializzate. Una vita tranquilla, scandita da orari regolari e poche abitudini fuori dal comune. “Era una persona riservata, molto precisa,” ha detto una collega che la conosceva bene. Nessuno però aveva notato segnali strani nei giorni prima della tragedia.

Cosa farà la Procura adesso

Con la perizia in mano, ora la palla passa al pm Daniele Paci. Toccherà a lui decidere se chiudere il caso o andare avanti con ulteriori accertamenti. Sul tavolo restano tutte le possibilità: incidente, gesto volontario o addirittura coinvolgimento di terzi. “Valuteremo ogni elemento emerso,” assicura una fonte vicina all’inchiesta.

Nel frattempo, sul marciapiede di viale Galliano qualcuno ha lasciato un mazzo di fiori bianchi, legato con un nastro azzurro. Un gesto semplice ma carico di significato, che racconta il vuoto lasciato da Antonia Conti meglio di tante parole.